Riformare la scuola con un nuovo sistema educativo

Ogni singolo paese del mondo, in questo momento storico, è alle prese con la riforma del sistema educativo (non per il recupero anni scolastici) per due ragioni principali, una di ordine economico ed una di tipo culturale.

1)   Come possiamo aiutare i nostri figli  a trovare un posto nell’economia del Ventunesimo secolo?  Ma soprattutto, come possiamo riuscirci  se, come hanno dimostrato i recenti disastri, non siamo nemmeno in grado di prevedere lo scenario economico da qui ad una settimana?

2)  In che modo riusciremo ad educare  i nostri figli  per aiutarli a costruirsi un senso di identità,  necessario per mantenere viva la comunità e trasmettere un patrimonio culturale mentre siamo parte di un processo di globalizzazione?

 

Il problema è che stiamo cercando una risposta a queste due domande ripetendo gli errori fatti in passato.

In questo modo però, riusciremo solamente ad alimentare il senso di alienazione di migliaia di ragazzi che non vedono alcun valido motivo per andare a scuola e trovano sempre più efficaci metodi di apprendimento alternativi.

Quando eravamo ragazzi, ci raccontavano la storia che se avessimo studiato tanto, saremmo andati all’università e avremmo potuto trovare un buon lavoro e questo bastava a tenerci sui bachi di scuola. I nostri figli invece non ci cascano più e non hanno nemmeno tutti i torti.

Certamente è sempre meglio avere una laurea  ma questo non garantisce più la possibilità di trovare un lavoro, soprattutto se il percorso per raggiungerla  ti porta a trascurare aspetti della tua personalità  che ritieni importanti.

Si parla così di alzare gli standard; tutti parlano di alzare gli standard. Ma il vero punto è che l’attuale sistema scolastico è stato progettato, ideato e strutturato per un’altra epoca e quindi ormai obsoleto. E’ stato concepito nel clima culturale ed intellettuale dell’illuminismo e nelle circostanze economiche della prima rivoluzione industriale.

Prima del 1850 non esistevano istituzioni scolastiche pubbliche e al massimo si poteva essere educati dai Gesuiti che accoglievano chi fosse in grado di pagare profumatamente. L’istruzione pubblica finanziata dalle tasse dei cittadini è stata, a quel tempo, un’idea rivoluzionaria. Questa rivoluzione scolastica è stata imposta dall’imperativo economico di quel particolare periodo storico, ma era pervasa da un modello intellettuale derivato essenzialmente dalla visione illuministica dell’intelligenza.

Secondo questa concezione, la vera intelligenza consisteva  nella predisposizione ad un certo tipo di ragionamento deduttivo e nella conoscenza dei classici, sviluppando così un’abilità di tipo accademico. Queste convinzioni sono talmente radicate nel corredo genetico dei nostri sistemi di istruzione pubblica, che dividono le persone in due tipi: studiosi e svogliati, intelligenti e stupidi. La conseguenza di questo è che molte persone brillanti  pensano di non esserlo affatto, perché sono state giudicate secondo questa specifica visione della mente e dell’intelligenza. Il modello scolastico pubblico poggia su due pilastri: uno economico e uno intellettuale, e a mio avviso questa architettura ha contribuito a creare confusione nella vita di molte persone. Alcuni ne hanno tratto enormi vantaggi, ma non si può dire lo stesso della maggioranza, che ne ha risentito pesantemente.

Le scuole sono ancora organizzate sul modello della “linea di produzione”, come in una fabbrica. Esistono ragazzi molto più “svegli” di altri loro coetanei ma le scuole continuano  a raggruppare i ragazzi per età, coma ad affermare che la loro caratteristica principale  sia la “data di produzione” e non le loro reali capacità.

Un interesse reale per i modelli di apprendimento non parte da questa mentalità di catena di montaggio ma dovrebbe riuscire a coinvolgere il “pensiero attivo” dello studente, come avviene per i corsi di diploma On-line erogati dal nostro Centro. Spesso anche corsi per il recupero anni scolastici vengono improntati nella stessa maniera e questo è ancor più  assurdo se si penda che l’80% delle persone che frequentano corsi on-line sono in età adulta. I corsi di diploma on-line cercano di dare la possibilità allo studente di esprimere i propri punti di vista, le proprie esperienze e di ottenere quindi lezioni personalizzate in base alle sue esigenze.

Anche i docenti esaminatori, non tendono a richiedere una preparazione “classica” ma bensì invitano lo studente ad esprimere il loro pensiero su questo o su quel particolare argomento, confrontando idee originali e di valore.

Scuola Online 2.0 garantisce una preparazione “2.0” (nuova, rivoluzionaria, riformata, attuale, ecc.ecc.) ovvero una nuova metodologia di approccio con lo studente, in base alle sue esigenze, alle sue capacità e ai suoi ritmi.