Alternanza scuola-lavoro: cos’è e come funziona per chi si diploma online?

Che cos’è e come funziona l’alternanza

La riforma della scuola che andrà a modificare anche la Maturità dal 2019, ha stabilito l’inserimento nell’ultimo triennio delle superiori un percorso formativo obbligatorio da sostenere nelle aziende locali, come musei ed istituzioni private e pubbliche. In base al tipo di scuola superiore l’impegno varia: si va dalle 200 ore dei licei, alle 400 ore degli istituti professionali. L’obiettivo dell’ alternanza scuola lavoro sarebbe ufficialmente quello di favorire la capacità di orientamento dello studente e di permettere lui di gettare uno sguardo al mondo del lavoro, affiancando figure professionali all’opera.

Le ore di alternanza sarebbero quindi ore di lezione e formazione a tutti gli effetti. Le aziende interessate da questo processo sono individuate dal preside, in collaborazione con il Registro Nazionale. Due tutor, uno esterno alla scuola e uno interno, dovrebbero vigilare sul tirocinio del ragazzo ed assicurarsi che tutto si svolga nel rispetto dei suoi diritti e in modo coerente con la formazione.

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Le polemiche e i problemi

Gli studenti inseriti nel progetto Alternanza Scuola-Lavoro ipoteticamente dovrebbero affiancare figure professionali inserite nel mondo del lavoro, traendone un apprendimento direttamente sul campo, ma secondo alcune testimonianze non è sempre stato così. In alcuni casi pare che semplicemente le aziende interessate abbiano usufruito della forza lavoro dei giovani, talvolta anche per lo svolgimento dei lavori più umili, senza dare loro alcun arricchimento formativo.

Proprio per questo motivo sono scattate le polemiche, seguite subito da cortei dei ragazzi in piazza e dalle petizioni per richiedere la modifica della norma. Molte associazioni e la Cgil si sono affiancate alle proteste, mettendo in evidenza la necessità di rivedere il relativo decreto, poiché sembra chiaro che in molti casi sono stati violati i diritti sul lavoro dei giovani e che i tutor non hanno saputo controllare in modo efficiente.

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Diploma online e Alternanza scuola-lavoro

Alla fine del percorso formativo di tirocinio i due tutor dovrebbero dare una valutazione allo studente, che dovrà presentare una relazione sull’esperienza in forma di tesina, elemento indispensabile per l’accesso (requisiti ANIEF) all’esame di maturità dal 2019, insieme ad altri parametri. L’alternanza scuola lavoro sarà anche argomento di discussione durante la prova orale in sede di esame. Come funziona la questione dell’alternanza scuola lavoro nel caso di studenti esterni, o che si preparano per il diploma online, e che quindi non frequentano durante l’anno fisicamente un istituto? Chi segue un percorso formativo di questo tipo, infatti, non ha la possibilità di eseguire l’alternanza scuola lavoro.

I candidati esterni (privatisti che si preparano per il diploma online) possono certificare le attività svolte, come stage, tirocini formativi, esperienze di lavoro svolte anche in apprendistato, sottoponendole al parere della commissione d’esame. La documentazione riferita alle attività svolte deve essere fornita dai datori di lavoro o dalle strutture ospitanti, che dovranno indicare tipo di attività, la durata, le mansioni svolte e anche le competenze sviluppate. Lo svolgimento del monte ore per questi soggetti deve essere pari almeno al 75% di quello previsto dall’istituto. La Commissione valuterà se accettare o meno queste esperienze come formazione alla pari dell’alternanza, anche come competenze acquisite. La Commissione a cui il candidato esterno presenta la richiesta dovrà dare risposta al candidato minimo 10 giorni prima dell’inizio della sessione d’esame.