Seconda prova scritta della maturità 2018: come prepararsi e svolgerla in modo strategico

Le prove della maturità sono le stesse in tutta Italia in base all’indirizzo scolastico. Sia che lo studente si sia preparato da privatista, che abbia seguito una scuola tradizionale o serale, o che abbia scelto di ottenere il diploma on line con una delle eccellenti scuole che permettono di accorpare più anni in uno, le prove sono le stesse. Queste, in tutti i casi, devono essere sostenute di persona in un istituto fisico di fronte a una commissione ufficiale e riconosciuta, cosi che l’attestato finale abbia validità di legge e possa essere utile per il futuro.

La seconda prova scritta della maturità è sicuramente quella più temuta da tutti gli studenti, anche se bisogna dire che coloro che hanno frequentato scuole online, accompagnati individualmente da un tutor sono molte volte più tranquilli perché hanno lavorato tutto l’anno proprio nell’ottica del superamento delle prove finali. Infatti, pur affrontando i medesimi programmi didattici, la formazione presso questi centri è altamente specializzata e finalizzata a preparare lo studente per affrontare  al meglio le prove della maturità. A lui vengono trasmesse quindi non solo le informazioni, ma il metodo di studio, la gestione del tempo e la strategia migliore per sviluppare al meglio ognuna delle prove dell’ esame di Stato.

Diploma on line: la seconda prova

Alla prima prova i ragazzi sanno che in qualche modo se la caveranno, quella temuta è infatti la seconda prova scritta. Anche se le tracce della seconda prova sono diverse in base allo specifico indirizzo, il metodo di preparazione, quello di sviluppo della prova e della gestione del tempo sono gli stessi e vanno ben compresi per uscirne vincenti. L’oggetto della seconda prova sono le materie di indirizzo, ovvero quelle caratterizzanti che sono state scelte dal Miur per ogni corso di studio. La durata della prova varia in base al tipo di indirizzo, mentre il sistema di valutazione è lo stesso, cioè in quindicesimi.

Quali sono le strategie migliori per affrontare

Per affrontare questa prova è ovviamente necessario avere una buona preparazione. Il modus operandi più corretto è quindi innanzitutto quello di fare una lista delle materie della prova, scrivendo anche gli argomenti da studiare. Contando il numero dei giorni che mancano all’esame, è bene stilare una tabella di marcia, così da sapere ogni giorno quello che bisogna ripassare. In questo modo si avrà il controllo della situazione e si potrà mano a mano sapere se si è in ritardo o, al contrario, se si è entro i tempi previsti.

Ogni argomento deve essere rivisto, anche se si tratta di qualcosa che si ritiene avere già appreso perché c’è sempre qualcosa che si può dimenticare. A chiusura di ogni argomento è bene fare degli esercizi che possono aiutare a fissare i concetti in memoria. Su questo punto i tutor della scuola online potranno seguirti, suggerendoti esercizi utili in base alla tua preparazione. Se invece hai frequentato una scuola tradizionale, la cosa migliore è riprendere quelli fatti in classe.

Una volta finiti gli argomenti dai un’occhiata alle prove degli anni passati per farti un’idea di come sono strutturate le prove. Attenzione che il fatto che un argomento sia già stato trattato, non esclude che lo possa essere di nuovo l’anno successivo.

In classe: svolgere la prova

Il giorno prima della prova è bene andare a dormire presto per essere freschi e riposati in classe e sfruttare al meglio il lavoro fatto fino a quel momento. Davanti a te avrai diverse ore a disposizione, l’unico nemico in quel momento sarà l’ansia che potrebbe farti commettere errori banali. Il primo passo è leggere bene tutta la traccia per capire quali sono le richieste. Poi prima di cominciare bisogna organizzare il tempo, per non rischiare di perderne troppo in alcuni esercizi non lasciando tempo per altri. È bene inoltre lasciare del tempo per correggere eventuali errori. Se possibile, ritagliati del tempo alla fine per dare un’occhiata generale e per trascrivere in bella copia con relativa calma.

Alternanza scuola-lavoro: cos’è e come funziona per chi si diploma online?

Che cos’è e come funziona l’alternanza

La riforma della scuola che andrà a modificare anche la Maturità dal 2019, ha stabilito l’inserimento nell’ultimo triennio delle superiori un percorso formativo obbligatorio da sostenere nelle aziende locali, come musei ed istituzioni private e pubbliche. In base al tipo di scuola superiore l’impegno varia: si va dalle 200 ore dei licei, alle 400 ore degli istituti professionali. L’obiettivo dell’ alternanza scuola lavoro sarebbe ufficialmente quello di favorire la capacità di orientamento dello studente e di permettere lui di gettare uno sguardo al mondo del lavoro, affiancando figure professionali all’opera.

Le ore di alternanza sarebbero quindi ore di lezione e formazione a tutti gli effetti. Le aziende interessate da questo processo sono individuate dal preside, in collaborazione con il Registro Nazionale. Due tutor, uno esterno alla scuola e uno interno, dovrebbero vigilare sul tirocinio del ragazzo ed assicurarsi che tutto si svolga nel rispetto dei suoi diritti e in modo coerente con la formazione.

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Le polemiche e i problemi

Gli studenti inseriti nel progetto Alternanza Scuola-Lavoro ipoteticamente dovrebbero affiancare figure professionali inserite nel mondo del lavoro, traendone un apprendimento direttamente sul campo, ma secondo alcune testimonianze non è sempre stato così. In alcuni casi pare che semplicemente le aziende interessate abbiano usufruito della forza lavoro dei giovani, talvolta anche per lo svolgimento dei lavori più umili, senza dare loro alcun arricchimento formativo.

Proprio per questo motivo sono scattate le polemiche, seguite subito da cortei dei ragazzi in piazza e dalle petizioni per richiedere la modifica della norma. Molte associazioni e la Cgil si sono affiancate alle proteste, mettendo in evidenza la necessità di rivedere il relativo decreto, poiché sembra chiaro che in molti casi sono stati violati i diritti sul lavoro dei giovani e che i tutor non hanno saputo controllare in modo efficiente.

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Diploma online e Alternanza scuola-lavoro

Alla fine del percorso formativo di tirocinio i due tutor dovrebbero dare una valutazione allo studente, che dovrà presentare una relazione sull’esperienza in forma di tesina, elemento indispensabile per l’accesso (requisiti ANIEF) all’esame di maturità dal 2019, insieme ad altri parametri. L’alternanza scuola lavoro sarà anche argomento di discussione durante la prova orale in sede di esame. Come funziona la questione dell’alternanza scuola lavoro nel caso di studenti esterni, o che si preparano per il diploma online, e che quindi non frequentano durante l’anno fisicamente un istituto? Chi segue un percorso formativo di questo tipo, infatti, non ha la possibilità di eseguire l’alternanza scuola lavoro.

I candidati esterni (privatisti che si preparano per il diploma online) possono certificare le attività svolte, come stage, tirocini formativi, esperienze di lavoro svolte anche in apprendistato, sottoponendole al parere della commissione d’esame. La documentazione riferita alle attività svolte deve essere fornita dai datori di lavoro o dalle strutture ospitanti, che dovranno indicare tipo di attività, la durata, le mansioni svolte e anche le competenze sviluppate. Lo svolgimento del monte ore per questi soggetti deve essere pari almeno al 75% di quello previsto dall’istituto. La Commissione valuterà se accettare o meno queste esperienze come formazione alla pari dell’alternanza, anche come competenze acquisite. La Commissione a cui il candidato esterno presenta la richiesta dovrà dare risposta al candidato minimo 10 giorni prima dell’inizio della sessione d’esame.